Adriano De Luca nasce ad Amantea, in Calabria nel 1935.
Dieci anni dopo la famiglia lo manda a studiare a Roma ove ha frequentato la scuola media ed il liceo scientifico. Già in quegli anni appare la passione per il disegno e la pittura la cui esercitazione avviene nelle materie scolastiche artistiche e liberamente durante le vacanze estive.
Terminati gli studi liceali, l’autore si iscrive alla facoltà di Architettura, laureandosi nel 1964. Ha esercitato, da allora, la libera professione di architetto, inizialmente con studio a Roma e di seguito in Calabria, dedicandosi all’urbanistica, all’edilizia ed al riuso dei manufatti antichi. Più di una volta ha tentato di dedicare un po’ del suo tempo alla scultura, ma ha dovuto sempre rinunciare per impegni improrogabili assunti nel suo campo di lavoro.
Solo negli anni più recenti si è potuto dedicare alla scultura, scegliendo di eseguire in proprio le sue opere in bronzo, cimentandosi sia nella fusione che nella patinatura. La geometria, con la quale si è espresso per tutto in periodo degli studi e della professione, è rimasta quale strumento fondante della sua scultura, e l’accompagna anche in questa nuova attività assumendo valenze diversificate ma sempre destinate a concepire ambiti animati.
Le opere presenti in questa esposizione sono state realizzate dal 2010 al 2015; questi gli anni dedicati in massima parte alla scultura.
Le opere presentate sono sculture e disegni. Le sculture sono generalmente in bronzo patinato ed a volte in cera, nella fase che precede la fusione. Sono suddivise in due categorie: le Monadi rappresentano la principale e personale elaborazione dell’autore, le Digressioni sono divagazioni dal tema, esercizi ed amori elementari per una temporanea soddisfazione.
Gli studi preliminari delle opere scultoree sono spesso ordinate in piccole tavole cartacee ad ecoline con penna e pennello.
In questo contesto la parola “monadi”assume il significato di piccole porzioni di realta’: delle campionature di conoscenze ed esperienze di vita ritagliate in primitive geometriche.
Il compendio grafico costituisce la conclusione, il prodotto finale degli appunti schematici presi durante le varie fasi della lavorazione, dall’ideazione alla elaborazione formale dell’opera. N. 12 tavole cm 32×24 a matita ed ecoline con pennello e penna.
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